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L’ Additive Manufacturing è una delle 6 tecnologie digitali fondanti di Industria 4.0 (definizione Polimi)

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Nel primo report dell’ Osservatorio Industria 4.0  del Politecnico di Milano, le tecnologie digitali abilitanti il paradigma Industria 4.0, si  dividono in due macro-categorie. La prima è legata all’IT ed è formata da Internet of Things, Big Data e Cloud Computing; la seconda è più vicina alle Operation ed è formata da Advanced Automation, Advanced HMI (Human Machine Interface) e Additive Manufacturing.

Che cosa si intende per Additive Manufacturing (AM)

Il significato di Additive Manufacturing è ben circostanziato dal DIAM (Development & Innovation on Additive Manufacturing), il gruppo di studio dell ‘INFN.

“ L’ Additive Manufacturing (AM) identifica una serie di tecniche e tecnologie di fabbricazione in cui il prodotto finito è formato senza la necessità di fonderne il materiale in stampi né di rimuoverlo da una forma grezza. La natura additiva di questa classe di tecniche è la caratteristica chiave che conferisce all’ AM potenzialità enormi nei più vari campi di applicazione, dall’aerospaziale al biomedico, dal dentale all’oreficeria. Consentono una grande libertà nell’ideazione del pezzo, estendendo indefinitamente la gamma di geometrie e complessità realizzabili, rimuovendo vincoli di progettazione e di lavorazione, in un’ottica di prototipazione rapida o di piccole serie. Nelle tecniche AM, il materiale è infatti apportato punto a punto e strato su strato, conformemente al modello originale, analogamente a quanto accade per la stampa digitale di un documento. Proprio da ciò deriva l’ormai popolare accezione di “Stampa 3D”, con la quale viene universalmente identificata l’AM.

La gamma di tecnologie AM oggi disponibili è in grado di applicarsi a materiali polimerici (plastiche, resine, biopolimeri, …) come ai metalli (acciaio, titanio, bronzo, metalli preziosi,..), mediante l’impiego di diversi processi  di deposizione e saldatura delle materie prime.

 I principali ambiti di applicazione delle tecnologie AM sono:

  • Prototipazione(Rapid Prototyping o RP).
  • Produzione indiretta (Rapid Tooling o RT) per la produzione di utensili, attrezzi e stampi.
  • Produzione diretta (Rapid Manufacturing o RM), utile per la produzione di componenti finiti da usare direttamente all’interno di prodotti e processi
  • Parti di ricambio

L’ Automotive e l’ Additive Manufacturing (AM)

L’ AM rappresenta ancora una quota ridotta del mercato manifatturiero globale, ma dovrebbe raggiugere in pochi anni almeno il 5% della produzione globale (società di ricerca Wohlers Associates). In particolare  l’ automotive e l’elettronica di consumo dovrebbero rappresentare  il 40% della crescita dell’ AM nei prossimi anni.

In ambito automotive, come in ambito aerospaziale  le prime applicazioni dell’AM risalgono ai primi anni 2000.

L’ AM non è più solo uno strumento per la prototipazione, ma sta acquisendo un ruolo centrale nella vera e propria produzione di parti di auto.

Il successo della  tecnologia AM nel settore automobilistico è dovuto alle seguenti opportunità:

  • realizzazione di prototipi in tempi molto brevi e a costi competitivi
  • creazione di strutture più leggere e riduzione del numero di componenti dell’auto, grazie alla prototipazione
  • riduzione degli scarti al minimo
  • riduzione dei costi ed aumento della flessibilità per le customizzazioni
  • sostituzione di parti usurate grazie alla possibilità di produrre a basso costo pezzi di ricambio anche rari

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